REGNI

È situata nelle immediate vicinanze dell’estuario del fiume Ejemiathan e si estende quasi ai piedi del maestoso Monte Nebbioso, che domina il paesaggio circostante. Il clima della regione è caratterizzato da un calore torrido per gran parte dell’anno, anche se le abbondanti e frequenti piogge invernali svolgono un ruolo cruciale nel rendere il terreno straordinariamente fertile e adatto all’agricoltura. L’economia locale si basa su una vasta gamma di coltivazioni, ma il fulcro del commercio rimane il traffico di schiavi, una pratica controversa ma legale che prevede il prelievo di persone dai territori settentrionali per essere poi vendute ai ricchi Principati del Sole Calante.
Il potere assoluto è saldamente nelle mani dell’emiro, il quale governa in stretta collaborazione con i mercanti più ricchi e influenti della città. Gli edifici, costruiti in uno stile architettonico che richiama il Medio Oriente, mostrano una chiara divisione sociale: i piani più bassi degli edifici sono semplici e modesti, mentre quelli superiori diventano progressivamente più opulenti e lussuosi. Questa struttura riflette l’organizzazione sociale della città-stato, dove i livelli inferiori sono abitati dalle caste più povere, mentre le classi più ricche e potenti risiedono ai piani superiori.

Emiro: Blackfor
Condottiero: Farid

Cavalieri d’Arme: corpo militare della città
Loggia Mercantile: ordine di mercanti che commerciano schiavi


È una delle città situate più a sud del continente, immersa nel cuore dell’imponente e rigogliosa foresta pluviale di Kahd. Qui, il clima rimane invariabile durante tutto l’anno, caratterizzato da temperature elevate e un’umidità soffocante che domina l’ambiente. A ciò si aggiungono frequenti e violenti temporali che si abbattono con regolarità, scolpendo il paesaggio e rendendo il territorio ancora più selvaggio. L’intricata rete di vegetazione e il difficile accesso attraverso la foresta rendono questa città una delle più inespugnabili del regno, garantendole una lunga storia di pace e prosperità, nonostante le limitate possibilità di commercio dovute all’isolamento naturale imposto dal territorio.
Tuttavia, una delle principali attività economiche della città resta il commercio di schiavi, un mercato che qui si distingue da quello delle altre città. Infatti, non solo gli esseri umani, ma anche i pelleverde vengono catturati e scambiati, rendendo questo luogo un fulcro di traffici unici e controversi. La città è governata da un emiro, il cui dominio si estende su un’architettura affascinante e di ispirazione asiatica. Gli edifici, finemente lavorati, evocano le eleganti linee delle pagode, conferendo alla città un aspetto esotico e suggestivo che si fonde armoniosamente con il paesaggio selvaggio della foresta circostante.

Emiro: Leziathan
Condottiero: Hokk

Sentinelle delle Vette: corpo militare della città

Loggia Mercantile: ordine di mercanti che commerciano schiavi


Si trova al termine del vasto e arido Deserto Rosso, non lontano dalla costa meridionale, dove il paesaggio si fonde con il margine dell’omonimo golfo. Il clima che caratterizza questa regione è estremamente afoso e torrido durante le ore diurne, mentre di notte l’aria diventa fresca, talvolta addirittura pungente e molto fredda. L’economia locale prospera principalmente grazie all’esportazione di preziose spezie, coltivate con cura nelle aree immediatamente circostanti la città, e che sono particolarmente richieste dai nobili dell’impero. Un’altra fonte di ricchezza fondamentale è il redditizio commercio di schiavi, alimentato da un mercato vivace e sostenuto dal traffico marittimo: celeberrimi in tutto il continente sono i velieri cargo che trasportano schiavi verso destinazioni lontane. Anche in questa città, come in altre della regione, il potere è concentrato nelle mani dell’emiro, il quale governa con il supporto delle famiglie più abbienti e influenti. Gli edifici della città sono perlopiù costruiti in argilla rossa, un materiale tipico della zona, e si distinguono per i loro tetti piatti, spesso arricchiti da piccole terrazze sopraelevate che offrono un panorama unico.

Emiro: Ashkan
Condottiero: Shahbaz

Legionari di Shuri: corpo militare della città

Ordine del Sacro Arco: ordine militare composto da preparati arcieri a cavallo

Loggia Mercantile: ordine di mercanti che commerciano schiavi


È situata nel cuore del vasto e inospitale Deserto Rosso, circondata da spettacolari e interminabili distese di dune di sabbia che sembrano ondeggiare sotto il sole cocente. Il clima è incredibilmente torrido e immutabile, tanto da rendere i movimenti estremamente difficili per chi non sia abituato a sopportare tali condizioni estreme. La sopravvivenza e l’economia della città si reggono quasi esclusivamente sul fiorente commercio di schiavi, catturati abitualmente nelle regioni settentrionali, e sul redditizio mercato dei mercenari. Questa città, infatti, si distingue per la sua forte vocazione militare, offrendo i guerrieri e i combattenti più temibili e addestrati di tutto il continente, un punto di riferimento per chiunque cerchi forza e protezione armata.
Gli edifici presenti riflettono uno stile architettonico di ispirazione chiaramente mediorientale, caratterizzato da eleganti forme e dettagli, con alcune costruzioni che vantano magnifiche cupole, spesso evocative delle tipiche strutture persiane. Il governo della città è affidato a un emiro di grande potere e autorità, il quale, in questo caso particolare, non solo esercita il controllo politico sulla comunità, ma ricopre anche il ruolo di comandante supremo dell’esercito cittadino, consolidando così la sua influenza tanto sulla popolazione quanto sulle forze militari.

Emiro: Alsamor
Condottiero: Alsamor

Tuareg di Tojionàr: corpo militare della città

Scorpioni delle Sabbie: ordine militare che forma i migliori mercenari del continente

Loggia Mercantile: ordine di mercanti che commerciano schiavi


Si trova nella parte orientale del continente, protetta a ovest dalla possente catena montuosa dei monti Kaamand e confinante con il misterioso e affascinante Reame Silente. Questo territorio è caratterizzato da un clima prevalentemente mite e temperato, dove i fenomeni atmosferici estremi, come temporali o burrasche, si verificano solo in rare occasioni. La regione è governata dall’imperatore Ordal, figura centrale e rispettata, mentre le sue città principali sono il risultato di antiche e gloriose conquiste belliche, tramandate di generazione in generazione come preziosa eredità. L’imperatore detiene il potere assoluto ed è il capo indiscusso del regno, ma per amministrare con saggezza si avvale dell’aiuto del prestigioso Consiglio delle Spade, un organo formato da sette uomini scelti personalmente da lui per le loro capacità e lealtà.
L’architettura del regno si distingue per uno stile neoimperiale, che si riflette in edifici imponenti, decorati con dettagli raffinati e caratterizzati da tetti spioventi che ricordano quelli delle tradizioni norrene. Tra le meraviglie di questa terra c’è il porto di Félinor, il più grande e attivo dell’intero continente, che rappresenta un pilastro fondamentale per il commercio e lo scambio di beni. Gli alresyani sono inoltre celebri per la loro maestria nell’addestrare non solo i falchi messaggeri, ma soprattutto le imponenti aquile da combattimento, simbolo di forza e orgoglio del regno.

Imperatore: Ordal
Casata dell’Aquila di Porpora: Granduca Albert
Casata delle Maree: Duca Waimar
Casata dei Due Picchi: Duchessa Serenia
Casata della Dolce Dimora: Barone Montesnaider
Casata del Gallo Nero: Conte Dood

Campioni imperiali: cavalieri protettori della famiglia reale
Corporazione dei Ladri: gilda di servizi
Signori delle Aquile: addestratori e cavalieri delle aquile giganti
Gilda dei Mercanti: corporazione crocevia del commercio


È racchiuso dalla maestosa catena montuosa dell’Orghin, che gli conferisce il nome, e dai suggestivi monti Kaamand. A est si estende la rigogliosa foresta di Orghin, mentre a ovest si trovano il vasto Grande lago degli Orsi e il bosco omonimo, ricchi di flora e fauna. Il clima della regione è prevalentemente secco e temperato, ma durante la stagione delle piogge l’area si trasforma, saturandosi di umidità e creando un’atmosfera che anticipa l’arrivo del rigido inverno. A capo del territorio vi è l’imperatore Peredor, noto per il suo carattere vivace ed esuberante. Le città principali sono spesso organizzate come ducati o contee, governate dai nobili dei vari casati imperiali. Sebbene l’imperatore detenga il potere assoluto e prenda le decisioni finali, si affida di frequente ai consigli dei suoi fidati collaboratori. Nei piccoli villaggi, invece, il comando è affidato al saggio, la persona più anziana e rispettata della comunità, che funge da guida per gli abitanti.
Gli edifici del territorio seguono uno stile classico medievale, caratterizzati da una costruzione semplice ed essenziale, priva di ornamenti elaborati. La loro struttura riflette la praticità e l’umiltà della regione. Grazie alla sua posizione strategica, situata quasi al cuore dei Grandi Imperi, il territorio gode di notevoli vantaggi commerciali. I suoi terreni sono attraversati da numerosi mercanti e carovane, rendendolo un punto di passaggio cruciale per il commercio e lo scambio di beni tra i vari regni circostanti.

Imperatore: Peredor
Casata della Rosa Bianca: Duca Majinius
Casata del Giglio Nero: Duca Altman
Casato delle Osturie: Barone Filomer
Casato dell’Orso: Contessa Adelaide

Casato degli Antichi: Conte Barl

Cavalieri Celesti (Thal): corpo di guardia dell’imperatore
Corporazione dei Ladri (Sede Centrale): gilda di servizi

Sentinelle delle Alture: guardiani che vigilano sulle vette delle montagne dell’Orghin


È il più vasto tra i grandi imperi ed è situato nell’estremo sud-ovest di essi, al confine settentrionale con l’impero di Solenero. Comprende al suo interno il maestoso Grande Golfo e le immense distese dell’Altopiano di Mor, che si estendono verso sud. Il clima è estremamente variegato: le regioni meridionali sono caratterizzate da un caldo intenso e persistente, mentre l’area centrale, che circonda il golfo, è frequentemente colpita da piogge torrenziali e violenti uragani, rendendo il territorio insidioso e imprevedibile. Il sistema di governo segue un rigido modello imperialista, privo di consigli o assemblee; ogni decisione è nelle mani dell’anziano imperatore Deutchebal, che detiene un potere assoluto e incontestabile.
Le due città principali del regno sono amministrate dai figli gemelli dell’imperatore, Galgar e Anasis. Galgar, essendo il maggiore per una manciata di minuti, gode di una posizione di vantaggio, ma Anasis nutre un’ambizione sfrenata di conquistare il potere. Il minore trama nell’ombra, desideroso di eliminare suo fratello e spodestare il padre ormai debole e avanti negli anni. L’economia dell’impero si basa su attività come la pesca e l’allevamento, ma il vero pilastro del commercio risiede nella produzione e vendita di forniture belliche, che assicurano prosperità e influenza. Gli edifici imperiali sono realizzati seguendo uno stile neo-imperiale, con una predominanza di pietra nera di basalto. Queste strutture imponenti sono riccamente decorate con sculture intricate e ornamenti gotici, che conferiscono al paesaggio urbano un aspetto tanto maestoso quanto austero.

Imperatore: l’anziano Deutchebal
Casato del Cervo Grigio: Granduca Galgar
Casato della Runa Insanguinata: Granduca Anasis
Casato del Cervo Grigio: Duca Nathan
Casato della Fiamma perenne: Duca Argon
Casato degli Dei: Contessa Lumidia
Casato dell’Abisso: Conte Beris

Scudi d’Argento: corpo di guardia imperiale

Corporazione dei Ladri: gilda di servizi


È il più piccolo tra tutti gli imperi del continente, situato nell’ovest e confinante sia con i Principati che con l’impero di Orghin-Thal. Il clima è generalmente mite e temperato, caratterizzato da stagioni piacevoli, ma durante l’autunno e la primavera un vento gelido proveniente dal nord si fa spesso sentire, rendendo l’aria più rigida e pungente. Questo regno ha una struttura imperialista ben definita, con un Gran Consiglio composto dai nobili dei più importanti casati imperiali, guidato dal giovane Kaalif e dalla sua consorte. Il mago di corte riveste un ruolo di grande rilievo, fungendo da consigliere imperiale e influenzando molte delle decisioni fondamentali prese dall’impero, rendendolo una figura chiave nella gestione del potere.
L’economia dell’impero si basa principalmente sul commercio mercantile, che si sviluppa lungo rotte marittime e si concentra soprattutto nei traffici con i Principati del Sole Calante, che rappresentano una delle principali destinazioni commerciali. Inoltre, uno dei più grandi tesori dell’impero è l’abilità straordinaria dei mastri fabbri nanici, che in passato sono scesi dalle montagne settentrionali per stabilirsi nelle città più importanti del regno. Le loro competenze non solo hanno portato alla creazione di oggetti di altissima qualità, ma hanno anche influenzato profondamente l’architettura imperiale. Gli edifici, infatti, sono un esempio eccellente di maestria nanica: estremamente solidi e decorati con dettagli raffinati, come alte arcate e imponenti colonne di marmo finemente lavorate, che conferiscono alle città un aspetto di grande eleganza e resistenza.

Imperatore: il giovane Kaalif
Casato delle Corona: Duca Astart
Casato del Sole perenne: Barone Scribb
Casato del Risveglio: Baronessa Drusilla
Casato del Cobra avvelenato: Conte Argathian

Casato del Cuore di drago: Conte Hoan-dor

Guardie del Nero Anello: guardie cittadine dell’impero
Cavalieri Ammantati: cavalierato di difesa imperiale
Corporazione dei Ladri: gilda di servizi

Corporazione dei Fabbri: gilda dei più rinomati fabbri nani
Compagnia del Malto: gruppo di mercenari


È situato nella parte centrale del continente, attraversato interamente dal maestoso fiume Xedo che lo divide in due, segnandone profondamente il paesaggio. Il clima è prevalentemente fresco durante tutte le stagioni, caratterizzato da frequenti piogge torrenziali e da fitte nebbie che avvolgono le vallate e le città. Questo regno segue un sistema di governo imperialista, anche se al momento il potere è detenuto dalla figlia primogenita, che agisce come tutrice dell’anziana madre. Nonostante non abbia ancora acquisito il titolo ufficiale di imperatrice, è lei che governa a tutti gli effetti l’impero. La figlia più giovane, invece, rimane libera e al centro delle attenzioni e delle rivalità tra i nobili più influenti del regno, mentre la figlia mezzana ha recentemente annunciato il suo imminente matrimonio con un importante nobile della regione di Thal.
L’economia del regno si regge principalmente sulla produzione agricola, in particolare sulle coltivazioni di riso, e sulla pesca, che rappresentano le attività fondamentali per la popolazione. Il porto di Valadia, il secondo per importanza nel regno, svolge un ruolo cruciale per i commerci grazie alla sua posizione centrale, che lo rende un fulcro di scambi e relazioni commerciali con altri territori. Gli edifici del regno riflettono una tipica architettura elfica, caratterizzata da una perfetta fusione con la natura circostante: sono adornati da ricca vegetazione e presentano alti tetti appuntiti che ricordano eleganti guglie, conferendo al paesaggio urbano un aspetto unico e incantevole.

Imperatrice: l’anziana Galila
Casato della Primula viola: Granduca Dansir
Casato dei Lupi grigi: Granduchessa Simonét
Casato dei Remi incrociati: Duca Marak

Casato delle Verdicolline: Barone Krift

Leoni Indomiti: ordine di cavalieri che proteggono tutto l’impero
Corporazione dei Ladri: gilda di servizi

Monaci della Luna Immobile: ordine di monaci che pregano Lumitari


Non è propriamente un regno vero e proprio, ma rappresenta il luogo in cui risiede il particolare e misterioso popolo degli ombrati. Si tratta di uomini che, in tempi molto antichi, hanno vissuto un contatto troppo intenso e prolungato con il potere oscuro della Foresta d’Ebano, finendone irrimediabilmente corrotti. Questa corruzione, alimentata dall’ambizione e dall’assuefazione alla magia, ha devastato sia le loro menti che i loro corpi. Solo pochi tra loro sono riusciti a preservare un tenue barlume di ragione, e questi ultimi hanno scelto di abbandonare la foresta per cercare rifugio in queste paludi remote, dove vivono lontani dal resto del mondo.
Le paludi confinano a ovest con l’inquietante e misteriosa Foresta d’Ebano, a nord con la desolata Foresta Morta e a sud con le imponenti Montagne Rocciose. Il clima della zona è perennemente umido, con un’atmosfera cupa e soffusa. I pochi raggi di sole che riescono a penetrare attraverso la densa e intricata vegetazione non sono sufficienti a riscaldare o illuminare l’ambiente, che rimane costantemente immerso in una sorta di penombra fredda e opprimente.
Dal punto di vista strutturale, il luogo si presenta come poco più di un grande villaggio primitivo, costituito da rudimentali palafitte costruite con materiali semplici e spartani. In queste abitazioni vive l’intera comunità degli ombrati, formata da famiglie che raramente si separano. È un evento eccezionale che un singolo individuo decida di lasciare il villaggio per avventurarsi nel mondo esterno, e quando accade, le motivazioni rimangono spesso sconosciute.
Non esiste alcuna forma di governo o organizzazione politica tra gli ombrati. È nella loro natura fare riferimento agli anziani del villaggio, considerati i più saggi, per ricevere consigli e guida su questioni sociali o decisioni importanti. Tutto ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere viene procurato o creato direttamente all’interno della comunità. Non vi è alcun tipo di scambio commerciale con regni o imperi vicini, poiché nessuno, dotato di buon senso, oserebbe mai attraversare i confini di queste paludi misteriose e sinistre.


Quello che un tempo era conosciuto come Impero di Arkastria, il sesto regno dei leggendari Grandi Imperi, si è frammentato pochi decenni fa in cinque distinti Principati che costituiscono oggi la sua eredità politica. Questi principati sono governati dai discendenti delle casate nobiliari che, durante l’epoca imperiale, rivestivano ruoli di rilievo come capi degli omonimi casati più influenti dell’arcipelago. Con il declino dell’Impero, tali nobili si sono autoproclamati Principi, giustificando il loro potere con il presunto mandato divino che li ha elevati al comando.
Quattro dei principati si sviluppano sulle isole che portano i loro stessi nomi: Aretra, Eukhdal, Ishakar e Shinn. Il quinto principato, invece, si trova sulla terraferma nel cuore del continente meridionale ed è noto come Kerment-hal. Quest’ultimo è significativamente più vasto rispetto agli altri, poiché comprende l’antica capitale imperiale e i territori circostanti che un tempo costituivano il centro nevralgico del potere di Arkastria.
Va sottolineato, inoltre, che nonostante la frammentazione politica, i principati condividono una singola capitale simbolica, la cui posizione varia a seconda dell’anzianità del reggente. Tale capitale si trasferisce ciclicamente da un principato all’altro, seguendo una tradizione che assegna questo ruolo al regno governato dal principe più anziano. Attualmente, la capitale si trova a Eukhdal. Tuttavia, questa pratica ha generato un clima di crescente instabilità e tensione politica. In molti principati, infatti, la competizione per ottenere il titolo di capitale ha portato a un aumento significativo della criminalità, con intrighi e complotti che mirano ad indebolire i principi rivali più anziani. In alcuni casi, queste rivalità hanno persino condotto a omicidi, con l’intento di accelerare il trasferimento del prestigioso titolo.

Principe di Eukhdal: Kubir
Principe di Kerment-Hal: Valar
Principe di Shinn: Birmak
Principe di Ishakar: Nobura
Principe di Aretra: Galagar

Cavalieri della Spada d’oro: corpo di guardie del principato di Kerment-hal
Pugni di ferro: corpo di guardie del principato di Shinn
Martelli del tuono: corpo di guardie del principato di Ishakar
Danzatori di guerra: corpo di guardie del principato di Eukhdal
Musicanti dei Sogni: ordine musicale molto richiesto nelle cerimonie più sfarzose
Cavalieri di confine: corpo di guardie del principato di Aretra
Corporazione dei Ladri: gilda di servizi


Questo regno rappresenta il cuore pulsante della civiltà yashaska e si trova all’estremità orientale del promontorio continentale, incastonato tra le maestose vette della Catena montuosa delle Aquile a ovest e i confini settentrionali dell’Impero di Alresya a sud. Il clima è prevalentemente temperato, caratterizzato da estati calde e soleggiate che vengono mitigate da inverni freschi e particolarmente piovosi, capaci di alimentare i fiumi e le terre fertili della regione. La struttura di governo è monarchica, e il titolo regale si tramanda per via ereditaria sin dai tempi del primo sovrano, un uomo leggendario che conquistò tale ruolo guidando il suo popolo verso la libertà. In quell’epoca gli yashaska erano sottoposti a una crudele schiavitù circense, ma il coraggio del loro leader permise loro di riconquistare la dignità perduta.
L’economia del regno è straordinariamente fiorente, soprattutto grazie alle incredibili capacità artigianali degli yashaska, noti per la loro maestria nel lavorare materiali di ogni tipo e nella produzione di beni di altissima qualità. La loro attitudine al commercio li rende abili nel traffico di ogni genere di merce, ma il vero tesoro del regno sono i Bianchi Destrieri, cavalli di rara bellezza e intelligenza quasi umana, che solo gli yashaska sanno allevare e addestrare con successo. Questi animali rappresentano un simbolo di prestigio e una risorsa inestimabile per l’intera popolazione. Gli abitanti vivono in strutture dal design semplice ma ingegnoso: le abitazioni tipiche sono grandi capanne circolari costruite in pietra, dotate di tetti di paglia sapientemente intrecciata. Questa tecnica, tramandata da generazioni, garantisce una resistenza eccezionale alle intemperie, proteggendo le case dalle piogge incessanti e dai venti della regione.

Sovrano: Jeres’Antal

Bianchi ammaestratori: ordine di addestratori dei Bianchi Destrieri
Protettori Silenti: corpo di guardie del reame

Mercanti di Ja-Ntoliér: una delle gilde di mercanti più importanti


Non si tratta di un regno nel senso tradizionale del termine, ma può essere comunque definito come il Regno della Magia, poiché tutta la magia del continente ha origine dagli alberi che lo popolano. La Foresta d’Ebano rappresenta l’unica vera dimora per coloro che ne comprendono il valore e il potere, un luogo sacro che deve essere protetto a ogni costo, persino sacrificando la propria vita. Al suo interno si cela l’essenza più pura e antica della stregoneria, un’energia arcana che non deve mai essere violata né cadere nelle mani sbagliate, poiché i suoi segreti, se manipolati, potrebbero portare a conseguenze disastrose.
La foresta confina a nord con l’impero di Xadoras e a est con le misteriose Paludi della Sera, dimora della popolazione degli ombrati. Deve il suo nome all’impressionante distesa di alberi dalle tonalità scure che la caratterizzano, un paesaggio tanto inquietante quanto affascinante. Il legname di questi alberi è da sempre considerato raro e prezioso, intriso di un potere magico unico. Questo ha spinto molti, nel corso del tempo, a cercare di appropriarsene senza scrupoli, dando origine a sanguinose battaglie tra coloro che ambivano a sfruttare tali risorse e i guardiani della foresta, custodi fedeli di questa meraviglia ancestrale.
Proteggere la Foresta d’Ebano non significa solo preservare una bellezza naturale, ma anche mantenere intatto il fragile equilibrio magico del mondo. Un equilibrio che, se spezzato, potrebbe causare catastrofi simili a quelle avvenute in passato con Almorial. Quest’ultimo, corrotto dall’avidità, sfruttò il potere della foresta per amplificare enormemente le sue capacità magiche, prosciugando così l’energia vitale del resto del mondo e lasciando dietro di sé solo devastazione e desolazione.